Sono sempre più comuni le notizie che riportano della mancanza di farmaci generici a base di paracetamolo o ibuprofene. Perché accade e come risolvere la situazione?
Tempo fa, avevamo affrontato questo spinoso argomento con un post sulla nostra pagina Linkedin e oggi torniamo sull’argomento, di conseguenza alla partecipazione di AIM e AIP (chi cui fa parte Gekofar) al tavolo permanente presso il Ministero della Salute per discutere dell’attuale scenario italiano.
Il secondo incontro si è tenuto il 18 gennaio 2023 e si è posta fortemente l’attenzione sugli interventi correttivi da mettere in atto. Non solo: si è parlato anche dell’importanza della comunicazione per evitare il sorgere di paure senza fondamento e allarmismi generali.
Alla presenza del sottosegretario Marcello Gemmato si è fatta luce sul ruolo positivo dell’Importazione Parallela in situazioni in cui alcuni farmaci scarseggiano o mancano dalle scorte sul territorio italiano. I farmaci importati da Gekofar, così come dalle altre aziende che si occupano del nostro stesso ambito, sono medicinali autorizzati dall’AIFA e già in normale commercio in uno stato dell’Unione Europea o del mercato comunitario. Una delle fasi fondamentale dell’Importazione Parallela è riconfezionare il farmaco, in modo che risulti assolutamente uguale – con una dovuta e giusta eccezione – a quello che ogni consumatore sul nostro territorio nazionale conosce già. Qual è la differenza? Sulla confezione è indicato che si tratta di un farmaco di importazione parallela.
È fondamentale, per noi come per chiunque graviti nel nostro stesso raggio d’azione professionale, far comprendere come un farmaco di importazione parallela sia, a tutti gli effetti, un medicinale “branded” e quindi, come potremmo dire direttamente in Italiano, di marca. O meglio, della stessa identica marca già presente nel nostro paese. Non si tratta di residui di produzione e nemmeno di prodotti di serie B tanto che, per molti prodotti dichiarati carenti da AIFA, esiste già il corrispettivo di Importazione Parallela in commercio nelle farmacie italiane.
Il tavolo permanente voluto dal Ministro della Salute Schillaci è stata e sarà l’occasione per aprire la discussione sulle normative che regolamentano, dal 1997, l’Importazione Parallela. Il DM del 29 agosto 1997 è da rivedere e attualizzare. La nostra professione segue norme e usa strumenti ormai del tutto superati. Rendere più semplice e fluida la burocrazia che ci riguarda non è solo fondamentale ma necessario, anche al fine di rispondere con maggiore prontezza a situazioni di carenza di farmaci come quella di cui si è parlato e tanto si parla ora. L’Italia ha bisogno di avvicinarsi alle leggi e ai decreti di altri paesi europei, per continuare a essere competitiva e continuare a fornire vantaggi – oltre che prodotti – sia a cittadini che al Sistema Sanitario Nazionale.