Ci sono ambiti della nostra economia che si portano dietro una terminologia specifica. Spesso, usare questa terminologia equivale a porsi all’interno di una nicchia che mette distanza tra i vari “attori” di quel dato settore. Succede sicuramente in ambito farmaceutico, settore in cui chimica e nomi strani si inseguono nella migliore delle gare per la maggiore presenza nei discorsi degli addetti ai lavori e la minore in chi deve usufruire di quel dato prodotto. Dove un farmacista dirà “ibuprofene”, un acquirente dirà certamente “pastiglia per il mal di testa”. Come fare incontrare questi due mondi?
Gekofar è inserita, come azienda, nel settore dell’importazione parallela di farmaci da molto tempo e ci offriamo volontari per tradurre il farmacetese (ce lo siamo inventati ora) in linguaggio di tutti i giorni?
Vi parleremo quindi di:
I farmaci, generalmente, si dividono in due categorie: OTC o farmaci da banco e i farmaci etici.
Vi sembra strano quest’ultimo nome? Lo è un po’ ma non per gli addetti ai lavori. Ciò che, generalmente, si definisce come farmaco su ricetta in realtà è un farmaco etico. Ecco una voce da aggiungere al dizionario farmacetese – italiano. Quando il vostro medico vi prescrive un farmaco attraverso la ricetta, vi chiede di assumere un farmaco etico. I farmaci OTC sono quelli da banco che, a differenza degli altri, possono essere acquistati anche senza prescrizione. OTC significa semplicemente On The Counter, ovvero “da banco” in inglese. Niente strano lessico da farmacista per questa tipologia di medicina.
La terminologia da addetti ai lavori non finisce qui e ora ci preme fare un distinguo che ci sta particolarmente a cuore, data la sfera di azione di Gekofar.
I farmaci, infatti, possono essere di marca, generici e di importazione parallela.
Prendiamo, per esempio, un principio attivo molto utilizzato come l’ibuprofene. Ci sono tanti tipi di medicinali con questa sostanza al loro interno e tutti con la stessa funzione: calmare dolori generici come i mal di testa leggeri o quelli più specifici come i dolori mestruali.
Il farmaco di importazione parallela è più conveniente perché viene importato da un mercato (interno all’Unione Europea) dove il farmaco ha un prezzo minore. All’arrivo in Italia viene riconfezionato e sarà indicato chiaramente che si tratta di un farmaco importato?
Pensate di avere davanti agli occhi una maglietta che vi piace: in una è evidente il brand. Nell’altra no. Sulla terza maglietta è presente il brand ma costa meno perché importata da un paese europeo dove ci sono prezzi più convenienti e magliette invendute in grandi quantità. Sta a voi scegliere quale acquistare e indossare.
Per i farmaci vale lo stesso: il principio attivo non cambia. Nemmeno l’effetto.